Parole senza valore
carta geografica del Regno di Napoli Il 15 e 16 maggio ci saranno le elezioni amministrative, tra gli enti locali dove si vota c’è anche la città di Napoli già capitale del Regno di Sicilia tra il 1266 ed il 1285 del Regno di Napoli tra il 1285 ed il 1816 ed infine del Regno delle Due Sicilie tra il 1816 ed il 1860.

La consultazione elettorale a Napoli ha un’importanza politica di primo piano a livello Nazionale, intendo la Napolitania ovvero l’ex Regno di Napoli, non certo la repubblica italiana. L’importanza della presenza alla competizione di un movimento identitario Napolitano è talmente importante e con tante implicazioni che per descriverle tutte ci vorrebbe un articolo a parte. Il destino di Napoli non dovrebbe interessare solo i poco più di 14 milioni e mezzo di Napolitani in patria ma anche quelli dispersi in tutto il resto del mondo che raggiungono più del doppio. Ecco che per chi ha recuperato la vera identità, l’importanza delle elezioni a Napoli è mondiale.

Dopo che si è preso coscienza e recuperata la nostra antica identità, che si apprendono i crimini del risorgimento, i crimini che l’ex Regno delle Due Sicilie subisce dal 1860 e contemporaneamente, il saccheggio che Napoli continua a subire, bisognerebbe avere comportamenti coerenti. Tra questi quello di non collaborare o appoggiare i nostri oppressori, il cui un braccio operativo è la partitocrazia, un altro comportamento è contrastare i sedicenti salvatori di Napoli che s’incarnano nei candidati sindaco della partitocrazia.

Il sottoscritto è un indipendentista e crede che la partecipazione alle consultazioni elettorali vada fatta solo entrando in liste che seguono i principi del duosicilianismo e Napolitanismo.

Chi è un patriota Napolitano non può permettere che continui il sacco di Napoli perciò deve appoggiare solo liste promosse da movimenti identitari Napolitani. L’unica lista con queste caratteristiche presente in queste elezioni è Insorgenza Civile che sostiene il candidato sindaco Raffaele Di Monda.

Il partito del Sud ha solo alcune ma non tutte le caratteristiche del duosicilianismo ed è in coalizione con un candidato sindaco della partitocrazia, che non è il peggiore di quelli in corsa, ma secondo il sottoscritto avrebbe dovuto continuare a fare quello che meglio sapeva fare: il magistrato. La posizione del partito del Sud non la condivido ma la rispetto. Invece non possono meritare rispetto le altre scelte.

Sono rimasto deluso dal fatto che tanti meridionalisti o indipendentisti dichiarati che si sono candidati a titolo personale nelle liste di partiti italiani che non condannano il risorgimento e non mettono in discussione questo sistema. Sono tutte scelte contraddittorie non solo con l’indipendentismo ma anche con il meridionalismo di stampo borbonico.

Una cosa è essere indipendentisti e candidarsi come ha fatto il sottoscritto con Insorgenza Civile che non è un movimento indipendentista, ma corre senza allearsi con la partitocrazia dimostrando così uno spirito d’indipendenza e coerenza con alcuni principi che da tre anni e mezzo diffondo da questo blog. Una cosa è l’ideale indipendentista che va perseguito, un’altra è avere un minimo di buon senso nel raggiungere gli obbiettivi aggregandosi ad un movimento coerente con determinati principi politici ed etici ma allo stesso tempo dotato di capacità organizzative capaci di tramutare le idee in azioni.

La politica vera è fatta di ideali ma questi vanno perseguiti con buon senso e strategia. Questo concetto non vorrei fosse frainteso da chi giustifica alleanze con chiunque anche con chi non solo non condivide nessun punto ideale ma porta avanti principi opposti. Oltre agli ideali, in politica deve contare anche l’etica, la scelta dei compagni di viaggio va fatta anche sotto questo aspetto.

E’ proprio una fortuna che ci sono periodicamente elezioni così possiamo valutare dalle scelte di posizione dei vari personaggi la forza e la veracità delle loro idee; distinguere i veri patrioti da quelli sedicenti. Non so se la storia ci giudicherà, intanto lo stanno facendo i contemporanei.
Napoli capitale mondiale! Napolitania sovrana!

Joseph Epomeo
30 aprile 2011